Guido Nicola, (1921-2015) inizia nel dopoguerra, insieme alla moglie Maria Rosa, il suo lavoro di restauratore.
Grazie al suocero Giovanni Borri - bravo pittore, restauratore ed antiquario genovese - che lo introduce nel mondo del restauro, frequenta dapprima lo studio del restauratore Giulio Niccoli quindi quello del Prof. Angelo Abossetti. Acquista per pochi soldi al mercatino del Baloon, a Torino, frammenti di dipinti da utilizzare per i suoi esperimenti. Collabora per alcuni anni con il Prof. Ettore Patrito, chimico e apprezzato restauratore di dipinti, da cui apprende tecniche innovative e assorbe un approccio mentale, raro in quegli anni, volto anche allo studio dell’opera, al rispetto dell’originale, alla scientificità dell’intervento.
Sviluppa un’incredibile manualità che gli consente di farsi strada e di ricevere, già alla fine degli anni ’50, incarichi di fiducia da parte della Soprintendenza locale. Nel 1966 è a Firenze per collaborare come volontario al salvataggio delle opere alluvionate. Si specializza nel restauro conservativo dei dipinti su tela e su tavola e sul delicatissimo intervento di strappo degli affreschi.
Migliaia di opere antiche e moderne passano sotto le sue mani: da Caravaggio, Guercino, Guido Reni, Tintoretto, Tiepolo, Rembrandt, Rubens, fino a Picasso, Max Ernst, Leger, De Chirico, Fontana e molti altri. Instaura con i giovani artisti che in quegli anni frequentano il suo studio a Torino, da Casorati a De Chirico a Mario Merz, un rapporto di stima e amicizia reciproca.
Il suo grande entusiasmo, l’amore per il suo lavoro, la sua tenace forza di volontà, contagia negli anni i famigliari ed i collaboratori. Il suo laboratorio cresce progressivamente anche grazie ai contatti con altri centri di restauro e all’apporto di chimici, fisici e studiosi. Fino all’ultimo il laboratorio è stato la sua casa e la sua ragione di vita.
Si è spento serenamente a 93 anni, il 6 gennaio 2015, circondato dall’affetto di tutta la sua famiglia.
In sua memoria, è nata l’Associazione Culturale Onlus Guido Nicola per il restauro.
Oltre al restauro
Guido non ha mai rinnegato le sue radici contadine, anzi! Sempre impegnatissimo, grande lavoratore, dedicava tutto il suo tempo libero alla campagna, coltivando il suo meraviglioso orto, con dedizione e gioia. Altra grande passione: i tartufi che amava cercare insieme ai sui cani nelle tartufaie da lui create in collaborazione con l’IPLA (Istituto Piante da Legno). Nei terreni attorno al laboratorio Guido ha piantato negli anni 12.000 piante micorizzate.