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Castello Sforzesco di Milano, manufatti di arte orientale delle collezioni civiche

Il restauro una serie di opere di arte orientale in vista della costituzione del nuovo Museo delle Culture nell’Area Ex Ansaldo.

Nell’ambito dell’operazione di valorizzazione del patrimonio culturale delle collezioni milanesi - legata all’evento Expo 2015 - sono state affidate al laboratorio per il restauro una serie di opere di arte orientale in vista della costituzione del nuovo Museo delle Culture nell’Area Ex Ansaldo.

Si è trattato di quattro Buddha in legno di manifattura giapponese e cinese, della portantina giapponese imperiale per dama e di una serie di manufatti lignei laccati ed ornati con metalli e madreperla. Il loro restauro, avvincente e caratterizzato da riflessioni costanti sulle scelte di metodo, sempre condivise con la direzione scientifica dei conservatori delle Collezioni Civiche, è stato orientato sia al ripristino dell’integrità materica e della fruibilità estetica degli oggetti che alla loro nuova destinazione espositiva, con l’intento di preservare le testimonianze relative alla storia conservativa, alla funzione devozionale e all’utilizzo pratico degli oggetti.

L’intervento sui manufatti orientali si è rivelato particolarmente impegnativo non solo per gli aspetti tecnico-operativi ma anche per la necessità di una profonda riflessione metodologica preliminare alla fase di pulitura dei Buddha, nel rispetto della storia manutentiva dei manufatti, del loro valore di oggetti di culto e con la finalità di rendere fruibile il bene. Anche nel caso della portantina imperiale (Onna norinomo) il privilegio di confrontarsi con un manufatto tanto prezioso e complesso, sintesi delle tecniche e dei materiali della tradizione artistica giapponese, ha richiesto la massima attenzione allo studio e alla ricerca delle metodologie di intervento meno invasive, risanando le situazioni di degrado per garantire la corretta conservazione nella sede espositiva. Altro aspetto che ha reso particolarmente impegnativo questo restauro è stata la presenza di diversi materiali (legno, lacca, dorature, metallo, carta, seta, bambù) che avevano reagito in modo differenziato al degrado, alle oscillazioni termoigrometriche e alle sollecitazioni meccaniche dovute all’uso, oltre ai danni causati da vecchi interventi di restauro.

La complessità degli interventi e le riflessioni metodologiche che hanno accompagnato questo affascinante intervento sono stati oggetto di una specifica pubblicazione:
A.R. Nicola, N. Pisano, L. Di Mucci, P. Surano, Restauri per il Museo delle Culture – Ansaldo: aspetti della conservazione e dell’intervento di restauro dei manufatti di arte orientale, appartenenti alle collezioni civiche milanesi in Lo stato dell’Arte 12, Atti del Congresso Nazionale IGIIC, Milano – Accademia di Belle arti di Brera, Nardini Editore, 23-24 Ottobre 2014

Manualità, tecnologia e scienza in una bottega artigiana del restauro

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