La costante necessità di aggiornare le proprie conoscenze e metodologie nel campo della diagnostica e del restauro richiede confronti continui con Centri di ricerca ed esperti professionisti (ad esempio per l’impiego di nanoprodotti, di trattamenti sottovuoto, l’utilizzo di laser nell’ambito di progetti universitari, l’uso degli enzimi e delle biotecnologie per la pulitura delle superfici pittoriche, fino ai trattamenti protettivi fotocatalitici in alternativa ai prodotti canonici.
Sono inoltre in atto collaborazioni scientifiche tramite progetti di ricerca e tesi con Accademie e Università.
Manualità, tecnologia e scienza in una bottega artigiana del restauro