Il restauro della Dama Bianca

Tra le opere in carta restaurate dal laboratorio nel corso dei decenni, il caso del manifesto “Vermouth bianco” rappresenta uno degli esempi più felici di recupero conservativo di un bene in gravissime condizioni.

Prima del restauro il manifesto, che era stato incollato su un supporto di tela di sacco ed evidentemente ripiegato, mostrava profonde pieghe e raggrinzimenti, perdita di numerosi frammenti, gore da umidità, macchie e residui di scotch e vecchi collanti applicati a chiusura di fori e strappi. È stato necessario agire con estrema delicatezza nella scollatura del nastro adesivo e nella eliminazione delle macchie a solvente, operando per estrazione attraverso carta assorbente. Dopo aver protetto la superficie con velinatura in carta giapponese, la tela di sacco è stata gradualmente scollata e il retro pulito dai residui di collante.

Le complicate condizioni del manifesto hanno richiesto un puntuale intervento di fermatura degli strappi dal retro, sutura con fibre di carta giapponese, reintegrazione con innesti ad intarsio delle parti mancanti e foderatura completa del retro. 
Per gli innesti  è stata urilizzata una riproduzione fotografica 1:1 del manifesto, stampata a laser su carta giapponese in tono più chiaro. I vari frammenti sono stati prelevati dalla riproduzione e inseriti ad intarsio nelle lacune che sono state infine adeguate di tono all'originale con pastelli ed acquerello. 
L’opera restaurata è stata infine protetta con una lastra in plexiglass dotata di filtro anti UV, ed inserita in una cornicetta con sezione ad F, in modo da mantenere la lastra protettiva distanziata dalla superficie.